Il ritorno agli allenamenti di karate dopo il parto è stata una sfida significativa che ha richiesto pazienza, ascolto del proprio corpo e una mentalità forte. La filosofia delle arti marziali, con i suoi principi di perseveranza, rispetto e adattabilità, mi ha offerto una guida preziosa in questo percorso di recupero.
Sulla base della mia esperienza, ho deciso di scrivere un articolo in cui parlerò di come ho affrontato il ritorno al karate dopo il parto cesareo, integrando la saggezza delle arti marziali nel loro processo di guarigione e rinascita.
Comprendere il proprio corpo
Il parto cesareo è un intervento chirurgico importante che richiede tempo per guarire completamente. Prima di riprendere qualsiasi attività fisica, ho consultato diverse figure mediche (ginecologa, ostetrica, nutrizionista, medico dello sport) per assicurarmi che il mio corpo fosse pronto e come curarlo dal momento che stavo allattando. Una volta ottenuto il via libera, ho tenuto a mente il consiglio comune ricevuto: “puoi riprendere ad allenarti, è importante che tu ascolti il tuo corpo e riconosci i segnali che invia. La fretta di tornare agli allenamenti può portare a lesioni o a un recupero incompleto, perciò la pazienza è essenziale”.
Per una come me che ha sempre spinto l’acceleratore in palestra, questo consiglio equivaleva a cambiare completamente approccio con la palestra.
Iniziare con la consapevolezza
Le mie giornate iniziavano molto presto e solitamente con 15/20’ di yoga ( una pratica che avevo riscoperto durante il lockdown e che è stata la mia più grande risorsa durante la gravidanza e il post-operatorio) e proseguivano così:
Esercizi di Base: Cominciare con esercizi di stretching e rafforzamento del core. Movimenti dolci come il kata (forme) a bassa intensità per ristabilire la coordinazione e la memoria muscolare.
Lavoro sul Respiro: Il controllo del respiro è fondamentale nel karate. Praticare tecniche di respirazione profonda può aiutare a migliorare l’ossigenazione del corpo e a ridurre lo stress. Il lavoro sul respiro ha guidato anche la mia attività di ginnastica ipopressiva
Allenamenti a Bassa Intensità: Mi sono concentrata su tecniche fondamentali e movimenti lenti, può aiutare a ricostruire la forza e la resistenza senza mettere troppo stress sul corpo.
Progressione Graduale: In accordo con il principio di wabi-sabi (ti lascio il link dell’articolo che ho scritto al riguardo), man mano che il corpo si rinforzava, ho aumentato gradualmente l’intensità e la durata degli allenamenti, sempre monitorando le mie sensazioni fisiche.

Una mentalità da guerriera
La filosofia delle arti marziali insegna che la forza mentale è altrettanto importante quanto quella fisica. Affrontare il recupero con una mentalità da guerriero significa accettare le sfide con determinazione e positività. La disciplina e la perseveranza apprese nel karate sono state i miei strumenti potenti per superare le difficoltà del ritorno agli allenamenti dopo il cesareo.
Il Supporto del Dojo
Successivamente al parto ho dovuto cambiare palestra a causa del mio trasferimento in un’altra città e, prima di iniziare, ho comunicato apertamente al nuovo maestro la mia situazione. Sono stata accolta con comprensione e mi sono sentita supportata nel mio percorso di rinascita all’interno del karate.
Conclusione
Tornare agli allenamenti di karate dopo un parto cesareo è un viaggio che richiede tempo, pazienza e determinazione. I principi del karate e delle arti marziali per me sono stati la guida all’interno del mio processo di recupero fisico, ma anche interiore.
La strada può essere lunga e impegnativa, ma con la giusta mentalità e supporto, ogni passo è stato una parte preziosa del cammino di rinascita.
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